
La Notte di San Lorenzo
Ci sono dei ricordi che restano impressi in un angolo della memoria e si rinnovano ciclicamente, creando quel ponte temporale che molti chiamano «gioventù di spirito».
Soprattutto in chi, di primavere, ne ha viste scorrere qualche decina, il rivivere esperienze scoperte nell’età dell’innocenza, come il fascino della Notte di San Lorenzo, apre a un mondo che è fatto di flashback ma anche di condivisioni.
Diciamocelo in maniera confidenziale: il 10 agosto, la notte delle stelle cadenti, è la data del nostro Cocoon, che ci fa rivivere quella esuberanza giovanile fatta di emozioni e di sorprese, di timidezze e di sentimenti.
Ecco perchè ho voluto celebrare questo giorno con un evento speciale, la Cena della Notte di San Lorenzo al Mulino della Signora.
Ci ritroveremo tutti con lo spirito sognante ad osservare il cielo, da un punto di osservazione esclusivo e straordinario, in cui la volta celeste si offre alla vista nel suo massimo splendore.
Quando cade una stella qui si vede e si sente, perchè è la natura stessa, imperiosa e docile, a renderle omaggio nel suo irrefrenabile divenire.
Noi, per non esser da meno, lo faremo invece solleticando a tavola e nel parco i sensi della memoria, attraverso la degustazione di piatti ideati per completare quell’atmosfera di magia che, da sempre, la sera del 10 agosto porta con sé.
Il Menù
Cominceremo con un antipasto a base di Carpaccio di Manzo, Rucola, Pomodorini e scaglie di Carmasciano cui faranno seguito dei Fiori di Zucchine ripieni di Ricotta, Salame e Provola con Salsa agrodolce e Cipolle all’Aglianico.
Per primo, vi faremo assaggiare i nostri Cavatelli con Pesto di Basilico, Patate, Menta e Limone, un piatto di una freschezza unica che è un tripudio di profumi.
La serata di San Lorenzo al Mulino della Signora proseguirà con una Tagliata di Vitello e Verdure di stagione per concludersi con una sublime Caprese al Limone.
I Vini del Mulino, il nettare di casa, ci faranno compagnia, tra una chiacchiera, un boccone e le note sognanti del sax di Tony Ferola, che ci accompagneranno lungo tutta la notte, prima di volger lo sguardo all’insù per “rimirar le stelle”.
Gianfranco Testa