
Il Pranzo di Ferragosto
La velocità dei tempi moderni spesso ci porta a non riflettere sul significato intrinseco di alcune cose. Siamo portati a derubricare tutto al termine: abitudini.
Eppure, spesso, dietro le nostre abitudini si celano storie, esperienze, emozioni che con un briciolo di riflessione in più sarebbero in grado di farci godere appieno dell’essenza della vita.
Prendiamo il caso di Ferragosto. Il cuore dell’estate, un giorno di festa, un momento da condividere. Sin dai tempi di Ottaviano Augusto. Oggi spesso ci si limita a vivere questo giorno come un numero rosso sul calendario.
Non a Sturno. Non al Mulino della Signora.
Ferragosto per noi ha ancora un sapore antico. Di festa sì. Ma con un valore forte. Che è quello che i contadini di queste parti hanno sempre elevato, in segno di riconoscimento e ringraziamento, a quella terra che è fonte di vita. E di delizie per i nostri palati, ca va sans dire.
Ecco perchè oggi ci riuniamo a far festa intorno alle tavole imbandite delle nostre sale.
Perché ci va di rilassarci in buona compagnia, ma anche perchè vogliamo ringraziare questa terra, che non smette di stupirci con la sua straordinaria abitudine: quella di dar frutti.
Ed allora, nel segno della tradizione e dei ricordi da bambino, quando il 15 agosto ci si ritrovava proprio qui, sotto questi ulivi solo di qualche anno più giovani, a banchettare, a ridere ma anche a sperare in un’annata forte, mai come quest’anno mi sembra di riviverla quell’atmosfera, sempre foriera di ottimismo.
Per lasciare un segno di continuità e far calare gli ospiti nella nostra realtà, ho scelto per il Pranzo di Ferragosto al Mulino, un menù dai sapori decisi ma allegri.
Ecco allora che, per iniziare, il Carpaccio di Manzo abbraccia un Finocchio marinato all’Arancia e Mandorle, il Baccalà affonda i suoi umori in una Crema di Peperoni, Chips di Patate e Menta.
Sui primi arriva il richiamo del genius loci con quello spirito un po’ vacanziero: Fusilli avellinesi avvolti da Zucchine, Burrata e Limone a cui faranno seguito i più sfrontati Cavatelli insaporiti da Salsiccia, Pomodorini freschi e Funghi porcini.
L’esperienza al Mulino con il Pranzo di Ferragosto proseguirà con un Filetto di Manzo accompagnato da Bietola all’aglio, olio e peperoncino ed una civettuola Mostarda di Ciliegia.
Per chiudere in dolcezza, Millefoglie con crema Chantilly e, naturalmente, tanta frutta di stagione.
Nota (non tanto) a margine: a Ferragosto qualche licenza ce la si può concedere.
Ed allora – dovete credermi sulla parola – non c’è miglior navigatore dei nostri Vini che vi guideranno in questo, speriamo gradito, viaggio estivo tra i sapori della splendida Irpinia.
Gianfranco Testa