
Scoprire, Esaltare, Stuzzicare: percorsi sensoriali per nuove esperienze di gusto.
Pensare globale, agire locale. E’ così che si diventa grandi. Tutti insieme. E’ un modo di pensare che mi ha sempre accompagnato, nella professione medica, nella vita di tutti i giorni, ancor più nel mio rapporto con la natura.
Non a caso, Il Mulino della Signora è il mio mondo che condivido con tanti altri mondi senza allontanarmi dalle radici della mia terra.
Tutto, qui intorno, racconta di una storia che si proietta fino ai confini del mondo senza mai allontanarsi più di tanto da questo angolo di paradiso che si staglia tra Sturno e Frigento. Irpinia. Campania.
Pensare globale, agire locale, dicevamo.
E’ ciò che accade nella nostra cucina ogni giorno.
E’ ciò che ho chiesto al nostro chef Antonio Guacci, al sous chef Christian Altruda, al pasticciere Antonio Guacci il primo giorno che sono entrati nella nostra cucina: esaltare le peculiarità dei prodotti coltivati nella nostra azienda agricola, scoprire nuove contaminazioni sensoriali, presentare piatti che sappiano anche stuzzicare la vista il tutto senza sconvolgerne la natura e l’essenza.
Il risultato, credo sia sotto i… palati di molti. Riuscire a rendere sempre nuova un’esperienza di gusto, osando ma in maniera misurata, è una dote che aiuta a trasformare un insieme di ingredienti in un percorso sensoriale unico.
Di Antonio Guacci colpisce l’equilibrio che riesce a trasferire nei suoi piatti. Che oltre a saziare lo stomaco, sanno riempire anche la memoria.
Che poi è un po’ la filosofia che mi ha spinto a vivere quest’avventura, questo ritorno alle origini, con quella passione che è tipica dei sognatori, di chi ricerca un’emozione nelle piccole cose: in un fiore, in una minestra profumata, in un grazie detto con il cuore.
Gianfranco Testa